Corso di scrittura narrativa
conduce Alberto Trentin
conduce Alberto Trentin
Associazione Libroportico, Via Brigata Marche 137, Carbonera
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Un viaggio in sei tappe in cui ci inoltreremo nel territorio magico delle parole, per esplorare i meravigliosi luoghi della narrazione. Durante gli incontri, sono previsti interventi teorici, commenti sui testi dei partecipanti e esercitazioni utili a capire le potenzialità della parola, metterla al proprio servizio, con lo scopo di scrivere dei racconti compiuti.
Programma
- I generi letterari e la forma racconto
- Struttura: la scaletta e le tecniche di costruzione
- L’ambientazione
- Descrivere sì, ma quanto? Occhio ai dettagli
- Il punto di vista, prospettiva
- L’importanza della riscrittura
Info e iscrizioni
Biografia
Alberto Trentin
Alberto Trentin è nato a Treviso nel 1979. Laureato in filosofia a Ca’ Foscari, con una tesi intitolata Infiniti spazi, infinite scene; studio sull’impresa e la teatralità bruniana e un dottorato in filosofia del Rinascimento, con una tesi su Giordano Bruno intitolata La (s)cena delle ceneri.
Ha conseguito un master triennale in pedagogia clinica, con una tesi sul soggetto nella contemporaneità: L’incanto e la magia. La pedagogia clinica e il soggetto.
Attualmente iscritto al Corso di Laurea in psicologia, lavora per una multinazionale come analista.
Gestisce l’osteria Se C’eri in cui il cibo si sposa volentieri agli eventi legati alla cultura con incontri letterari e musicali.
Ha organizzato la kermesse culturale Treviso allo specchio nel 2009 e nel 2015 ha collaborato con l’associazione NinaVola per il festival Carta Carbone.
Ha scritto testi teatrali, negli anni portati in scena a Treviso e provincia. Ha pubblicato una raccolta di poesie, intitolata La voce dei padri (Samuele Editore, Pn 2010), curato una raccolta di saggi sulla globalizzazione (Istresco, Tv 2010), con uno personale sulla retorica digitale.
Ha pubblicato su riviste internazionali di poesia (Soglie, NeMLA, Gradiva, Italian Poetry Review) e su antologie collettanee (Samuele Editore, Aletti Editore, Poesia e rivoluzione, Fara Editore), nonché su riviste di critica con alcuni saggi di letteratura contemporanea su Dino Buzzati, Ezra Pound, Bartolo Cattafi.
E’ docente presso la scuola permanente di scrittura autobiografica de Il portolano, a Treviso. Il suo blog: http://filosofo79.wordpress.com.
Interessato all’archeologia della parola, “quella cosa che ti permette di risalire alle origini, al luogo dove le cose hanno preso ad essere quello che sono, indipendentemente da quanto in seguito è successo, favorendone la dimenticanza, il mutamento, il rovesciamento”.
Ha conseguito un master triennale in pedagogia clinica, con una tesi sul soggetto nella contemporaneità: L’incanto e la magia. La pedagogia clinica e il soggetto.
Attualmente iscritto al Corso di Laurea in psicologia, lavora per una multinazionale come analista.
Gestisce l’osteria Se C’eri in cui il cibo si sposa volentieri agli eventi legati alla cultura con incontri letterari e musicali.
Ha organizzato la kermesse culturale Treviso allo specchio nel 2009 e nel 2015 ha collaborato con l’associazione NinaVola per il festival Carta Carbone.
Ha scritto testi teatrali, negli anni portati in scena a Treviso e provincia. Ha pubblicato una raccolta di poesie, intitolata La voce dei padri (Samuele Editore, Pn 2010), curato una raccolta di saggi sulla globalizzazione (Istresco, Tv 2010), con uno personale sulla retorica digitale.
Ha pubblicato su riviste internazionali di poesia (Soglie, NeMLA, Gradiva, Italian Poetry Review) e su antologie collettanee (Samuele Editore, Aletti Editore, Poesia e rivoluzione, Fara Editore), nonché su riviste di critica con alcuni saggi di letteratura contemporanea su Dino Buzzati, Ezra Pound, Bartolo Cattafi.
E’ docente presso la scuola permanente di scrittura autobiografica de Il portolano, a Treviso. Il suo blog: http://filosofo79.wordpress.com.
Interessato all’archeologia della parola, “quella cosa che ti permette di risalire alle origini, al luogo dove le cose hanno preso ad essere quello che sono, indipendentemente da quanto in seguito è successo, favorendone la dimenticanza, il mutamento, il rovesciamento”.