Da dove partire?
Da dove partire per costruire un racconto?
Facciamo un po’ di mente locale e meditiamo. Abbiamo mai letto qualcosa in cui non ci fossero dei personaggi?
La risposta è presto data. Un buon modo per partire è prendere di mira una persona della tua vita, una persona interessante, bizzarra, malvagia, geniale, ingenua. Qualcuno con delle caratteristiche marcate. Appena comincerai a scriverne, decreterai il suo destino perché la poveretta si troverà suo malgrado ad essere trasformata in personaggio letterario.
Da dove partire per costruire un racconto?
Facciamo un po’ di mente locale e meditiamo. Abbiamo mai letto qualcosa in cui non ci fossero dei personaggi?
La risposta è presto data. Un buon modo per partire è prendere di mira una persona della tua vita, una persona interessante, bizzarra, malvagia, geniale, ingenua. Qualcuno con delle caratteristiche marcate. Appena comincerai a scriverne, decreterai il suo destino perché la poveretta si troverà suo malgrado ad essere trasformata in personaggio letterario.
Anche Flannery O’Connor la pensa come me: Fai clic qui per effettuare modifiche.
Potrebbe forse essere meglio toglierti dalla testa qualsiasi trama e cominciare semplicemente con un personaggio o qualsiasi cosa tu riesca a rendere viva. Quando hai un personaggio sarà lui a crearsi le sue situazioni e le sue situazioni indicheranno un qualche tipo di soluzione più vai avanti. Non sarebbe meglio per te scoprire un significato in ciò che scrivi piuttosto che imporne uno? Nulla che scriverai mancherà di significato perché il significato è in te. Quando hai una prima bozza leggila e vedi cosa ti dice e poi vedi come puoi far risaltare meglio quello che dice.
Calma, non è così semplice come sembra. Devi acquisire strumenti e avere uno sguardo lungo. Due presupposti. Semplicemente due. Sì, ma realizzarli, devi impegnarti un sacco. Leggere, scrivere, ascoltare. Analizza gli scrittori a te congeniali come insetti sotto la lente, scoprirne i meccanismi narrativi, la capacità di descrivere oggetti e azioni. Studia e lascia depositare.
Poi? Fatti un giro in centro.
Ecco la formula giusta: osserva intensamente il mondo e le persone; non distogliere gli occhi. Deposita gli occhi che ti ritrovi da sempre e indossa quelli di un estraneo, di un bambino, di un turista che vede quel posto per la prima volta. Solo così riuscirai a vedere luoghi e persone in modo differente e l’impressione sarà di volta in volta incanto, repulsione, attrazione ma mai indifferenza. Il segreto è osservare e cercare di entrare nella profondità di una immagine e cancellare dalla nostra mente il concetto di ‘abitudine’ e di ‘banale’.
E poi, come un artigiano paziente e appassionato, metti in riga le due idee. Butta e riscrivi. Prima o poi, se sei costante, uscirà qualcosa di buono.
Le idee sono potenzialmente tutte buone, anche quelle che ti sembrano più banali. Se tu trasponi nella realtà la trama di un romanzo è facile che ti appaia insulso. La storia di Anna Karenina e di madame Bovary, sono semplici storie d’amore contrastato e di tradimento.
C’era una volta una signora che ha lasciato il marito. Dopo essersi innamorata del conte Vronskij ha cominciato ad arrabbiarsi contro varie cose a Mosca e si è buttata sotto il treno. Così, con sarcasmo riassumeva il suo romanzo Tolstoj stesso, indignato contro la redazione del Messaggero russo.
Fatterelli all’ordine del giorno. Ma Tolstoy e Flaubert ne hanno fatto capolavori.
Calma, non è così semplice come sembra. Devi acquisire strumenti e avere uno sguardo lungo. Due presupposti. Semplicemente due. Sì, ma realizzarli, devi impegnarti un sacco. Leggere, scrivere, ascoltare. Analizza gli scrittori a te congeniali come insetti sotto la lente, scoprirne i meccanismi narrativi, la capacità di descrivere oggetti e azioni. Studia e lascia depositare.
Poi? Fatti un giro in centro.
Ecco la formula giusta: osserva intensamente il mondo e le persone; non distogliere gli occhi. Deposita gli occhi che ti ritrovi da sempre e indossa quelli di un estraneo, di un bambino, di un turista che vede quel posto per la prima volta. Solo così riuscirai a vedere luoghi e persone in modo differente e l’impressione sarà di volta in volta incanto, repulsione, attrazione ma mai indifferenza. Il segreto è osservare e cercare di entrare nella profondità di una immagine e cancellare dalla nostra mente il concetto di ‘abitudine’ e di ‘banale’.
E poi, come un artigiano paziente e appassionato, metti in riga le due idee. Butta e riscrivi. Prima o poi, se sei costante, uscirà qualcosa di buono.
Le idee sono potenzialmente tutte buone, anche quelle che ti sembrano più banali. Se tu trasponi nella realtà la trama di un romanzo è facile che ti appaia insulso. La storia di Anna Karenina e di madame Bovary, sono semplici storie d’amore contrastato e di tradimento.
C’era una volta una signora che ha lasciato il marito. Dopo essersi innamorata del conte Vronskij ha cominciato ad arrabbiarsi contro varie cose a Mosca e si è buttata sotto il treno. Così, con sarcasmo riassumeva il suo romanzo Tolstoj stesso, indignato contro la redazione del Messaggero russo.
Fatterelli all’ordine del giorno. Ma Tolstoy e Flaubert ne hanno fatto capolavori.