Sabato 15 settembre 2018
Palazzo di Francia, via Roggia 12 – Treviso
Così, per dire la verità, io scrivo costantemente autobiografie, ma devo trasformarle in fantasia per poter dare loro credibilità.
Katherine Paterson
- Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
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I laboratori (partecipazione gratuita) sono su prenotazione.
Ore 10.30-12.30
Dentro l’armadio_Laboratorio autobiografico
Conduce Bruna Graziani
Proseguendo idealmente quanto proposto all’interno dei festeggiamenti di Sant’Augusta a Vittorio Veneto quest’estate, il laboratorio è l’occasione per un primo approccio alla scrittura autobiografica o per un ulteriore approfondimento della propria ricerca, a partire dallo stimolo di Benjamin sui molteplici e misteriosi luoghi della memoria. Info e iscrizioni:
direzione@ilportolano.org
Ore 14.00-16.00
Fotografie_Laboratorio autobiografico
Conduce Silvia Battistella
La scrittura autobiografica soffre, a volte, della difficoltà di afferrare il filo giusto da cui partire per svolgere la matassa della memoria. Le immagini della nostra storia, come scene depositate e silenti, costituiscono il primo alfabeto emozionale da cui partire per ritrovare -o riscrivere- la nostra storia. Porta con te una fotografia che riguardi la tua vita. Info e iscrizioni: direzione@ilportolano.org
Ore 16.15-16.45
E la nave va
Il Portolano è una scuola di scrittura autobiografica e narrativa che opera a Treviso dal 2008. Venite a scoprire curiosità, attività, nuovi corsi e proposte, in una sorta di giocosa autobiografia narrata della scuola.
Ore 17.00-17.15
Scritti Portolani: “Intruppamenti”
di Sara Tozzato
Compagnia Stabile del Leonardo, con Sara Tozzato e Ilaria Martinelli. Nel IX capitolo di Alice nel Paese delle Meraviglie, la Duchessa sentenzia “Bada al senso, e le parole baderanno a sé stesse”; in questa piccola pièce potremmo pure dire “Bada alle parole, e il senso baderà a sé stesso.” Chiaro no?
Ore 17.30-18.15
Meridiani e Paralleli
Presentazione della seconda antologia di fine biennio, con Alberto Trentin e gli scrittori del Portolano. Narrazioni autobiografiche diventate delle storie vere e proprie, attraverso una “caccia alla lingua”, in cui ci sono state le parole stesse a chiamare con sé le storie, come le carte ne “Il castello dei destini incrociati” di Calvino.
Ore 18.30-19.30
“Eravamo tutti vivi” (Marsilio, 2018) con Claudia Grendene.
Presenta Sara Salin
Con molta sapienza narrativa e una lingua agile e precisa Claudia Grendene ci restituisce il ritratto di una generazione quasi invisibile, passata dai sogni di rivoluzione all’incertezza, dagli studi universitari al precariato, dai desideri di libertà alla frustrazione. Un romanzo doloroso e vero, abitato da persone nelle quali ci riconosciamo.