Dall’idea al romanzo
Percorso strutturato di scrittura narrativa
«L’umanità, per propria natura, tende a darsi una spiegazione del mondo, nel quale è nata. E questa è la sua distinzione dalle altre specie. Ogni individuo, pure il meno intelligente e l’infimo dei paria, fino da bambino si dà una qualche spiegazione del mondo. E in quella si adatta a vivere. E senza di quella cadrebbe nella pazzia» (Elsa Morante)
La terza annualità della scuola di scrittura Il Portolano è un percorso di scrittura, ideale compimento del biennio che già da alcuni anni proponiamo con successo, pur essendo aperto a chiunque desideri inviare la propria candidatura.Il nostro obiettivo è accompagnare l’aspirante scrittore a portare a termine un progetto di scrittura, sia esso un romanzo o una raccolta di racconti.
Al termine dell’annualità, sarà nostra cura mettere in contatto i partecipanti – che con successo hanno raggiunto il proprio obiettivo – con agenti e case editrici che valuteranno una possibile proposta editoriale. La pubblicazione sarà a discrezione dell’editore che deciderà se effettuare una proposta in base alle caratteristiche dell’opera, all’interesse e all’aderenza alla sua linea editoriale.
Le lezioni contano la partecipazione di scrittrici e scrittori, editor, studiosi, esperti di editoria e professionisti del mondo della scrittura.
Si partecipa su selezione. Il corso prevede lezioni frontali di ordine sia teorico sia seminariale. Molto spazio sarà dato alla pratica della scrittura, all’editing dei testi prodotti durante il laboratorio , propedeutici all’acquisizione di conoscenze che verranno applicate al progetto di ogni partecipante.
Quando e come
Il corso si articola in 105 ore di lezioni, suddivise in 10 fine settimana a cadenza mensile, da gennaio 2020 a dicembre 2020 (ad esclusione di luglio e agosto).Sabato/Domenica 9.30-13 15-18
Date: 25-26 gennaio/22-23 febbraio/21-22 marzo/18-19 aprile/16-17 maggio/ 13-14 giugno/5-6 settembre/3-4 ottobre/7-8 novembre/5-6 dicembre.
Ogni incontro è caratterizzato dall’intreccio di parti teoriche e parti pratiche, sullo sfondo di una costante intenzione seminariale. I testi matureranno scrivendo e riscrivendo sulla scorta degli spunti via via proposti e grazie soprattutto al lavoro collettivo di ricerca, messa in dubbio, sperimentazione.
Oltre alle ore in presenza, gli studenti potranno contare di un supporto da remoto, attraverso mail, chat, telefono.
Come si accede
Entro il
30 novembre, deve essere inviato tramite mail o posta il progetto a cui si intende lavorare durante il corso; assieme a questo, chiediamo l’invio di un proprio
curriculum e notizie circa eventuali proprie scritture (
blog, pubblicazioni, attività di redattori, lavori in campo pubblicitario etc.); all’invio seguirà un colloquio telefonico o in presenza per esplorare più in profondità le idee e il progetto del candidato.
Quelli che a giudizio della direzione saranno giudicati idonei verranno ammessi alla scuola.La partecipazione non implica la pubblicazione.
Il numero massimo dei partecipanti è di 20 persone.
Le mail a cui inviare i progetti e il materiale sono (in copia):
alberto@ilportolano.org
direzione@ilportolano.org
Docenti
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Matteo B. Bianchi è scrittore e autore televisivo. Ha pubblicato i romanzi Generations of love (1999), Fermati tanto così (2002) ed Esperimenti di felicità provvisoria (2006) per Baldini & Castoldi, Apocalisse a domicilio (2010) per Marsilio e Maria accanto (2017) per Fandango. In tv è stato fra gli autori di “Victor Victoria (La7), “Quelli che il calcio” (Rai Due), “X Factor” e “E poi c’è Cattelan” (Sky Uno) e “Rai Pipol” (Rai Tre). Scrive e conduce il podcast letterario “Copertina” per StorieLibere.fm Il suo ultimo libro è il saggio “Yoko Ono – Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio” (Add). Dirige da oltre vent’anni la rivista di narrativa ‘tina sul suo sito www.matteobb.com
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Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 in Alpago, Belluno, dove tuttora vive e lavora.
Ha scritto Come si fanno le cose, pubblicato da Marsilio Editori (2019), e in precedenza Paesi alti (2015), Vita e morte della montagna (2013), Cronache dalla valle (2010) per Edizioni Biblioteca dell’Immagine. Con il romanzo Paesi alti, nel 2017 ha vinto il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti nella sezione Montagna, cultura e civiltà, ed è stato finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo 2016 e al Premio Leggimontagna nel 2015. Finalista e quindi segnalato dalla giuria del Premio Italo Calvino nelle edizioni 2008 e 2010, è membro accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna (Gism).
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Bruna Graziani, laureata in farmacia, vive e lavora a Treviso. Ha collaborato come editor in alcune case editrici trevigiane. Ha frequentato la LUA, Libera Università dell’Autobiografia e ha ottenuto il diploma di Cultore in scrittura autobiografica. Ha pubblicato Desperate Writers, manuale per scrittori irriducibili, Kellermann editore (2012), Il personaggio: prove temerarie di costruzione, Kellermann editore (2013), e Il racconto breve, galassie in palmo di mano, Kellermann editore (2014). Ha ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi letterari e pubblicato racconti su riviste (Pick Wick e Inchiostro) e libri; tra gli altri in: Non disturbare, scritture in corso con Nuova Dimensione (2006); Cinque edizioni della raccolta Cantastorie, Mondi incantati con Nexus Editrice; M’ama, mamme, madri, matrigne oppure no con il Poligrafo (2008); Storie scellerate, con Cabila edizioni, 2009; Dieci piccole storie ignobili (autrice e curatrice) con Piazza editore (2013). Ho fondato Il Portolano, Scuola di scrittura autobiografica e narrativa, che ha avuto negli anni autori a livello nazionale.
È vice presidente dell’associazione culturale Nina Vola e Direttrice artistica e coordinatrice di CartaCarbone festival letterario ‘autobiografia & dintorni’.
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Claudia Grendene, nata a Villafranca di Verona nel 1972, si è laureata in filosofia a Padova dove vive e lavora come bibliotecaria. Nel 2018 ha pubblicato il romanzo Eravamo tutti vivi, edito da Marsilio. Fa parte dello staff docenti della Bottega di narrazione – scuola di scrittura creativa, diretta da Giulio Mozzi a Milano presso l’editore Laurana.
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Ginevra Lamberti è nata nel 1985 e vive a Venezia. Il suo primo romanzo, La questione più che altro, è stato pubblicato nel 2015 per nottetempo, e tradotto in francese (“Avant tut, se poser les bonnes questions”, Le serpent à plumes, 2017). Un estratto de La questione più che altro è stato tradotto in tedesco per l’antologia Venedig (Wagenbach, 2017). Ha tenuto il laboratorio di scrittura interculturale “Con le parole cambiamo il mondo” per CartaCarbone Festival e Associazione Civico63, curandone l’antologia “Un ponte di parole” (Apogeo, 2018). Con il racconto “Margarita” ha partecipato all’antologia “Gli insaziabili” (nottetempo, 2019). Il suo secondo libro è in uscita per Marsilio a fine agosto 2019.
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Elena Sbrojavacca (1989) è dottoressa di ricerca in Italianistica. Collabora con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con diverse case editrici. I suoi contributi scientifici, su rivista o in volume, riguardano: Luigi Pirandello, Gianfranco Contini, Beppe Fenoglio, Luciano Erba, Andrea Zanzotto, Roberto Calasso, Jonathan Coe.
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Alberto Trentin è nato a Treviso nel 1979. Ha una Laurea in filosofia a Ca’ Foscari, un dottorato in filosofia del Rinascimento e ha conseguito un master triennale in pedagogia clinica. Attualmente iscritto al Corso di Laurea in psicologia. Lavora per una multinazionale come analista. Ha organizzato la kermesse culturale “Treviso allo specchio” nel 2009 e nel 2015 ha collaborato con l’associazione Nina Vola per il festival Carta Carbone; dal 2017 è presidente dell’Associazione Nina Vola. Ha scritto testi teatrali, e ha pubblicato due raccolte di poesie: La voce dei padri (Samuele Editore, Pn 2010) e Vuoti d’ossa (Arcipelago Itaca, An 2017), curato una raccolta di saggi sulla globalizzazione (Istresco, Tv 2010), con uno personale sulla retorica digitale. Ha pubblicato su riviste internazionali di poesia (Soglie, NeMLA, Gradiva, Italian Poetry Review) e su antologie collettanee (Samuele Editore, Poesia e rivoluzione, Fara Editore), nonché su riviste di critica con alcuni saggi di letteratura contemporanea su Dino Buzzati, Ezra Pound, Bartolo Cattafi. Cura con Chiara Stival la rassegna di incontri con l’autore Lib(r)eriamoci. Il suo blog: filosofo 79
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Alessandro Venier, classe 1989. Coordina l’ufficio stampa e comunicazione di Bottega Errante e di Bottega Errante Edizioni. È il responsabile di Scrivere di Cinema – Alberto Farassino, premio nazionale dedicato alla critica cinematografica giovanile. È direttore artistico del Cinema di San Vito al Tagliamento e formatore didattico in ambito cinematografico per Cinemazero. Cura seminari e laboratori di scrittura creativa; scrive, interpreta e dirige reading e letture sceniche. Nel 2016 ha scritto e diretto il corto “1976”, con protagonista Fabiano Fantini, presentato in anteprima nazionale al Festival Vicino/lontano. Nel 2015 ha curato, assieme a Mauro Daltin, “L’incerto. Un gruppo teatrale friulano” (BEE). In questi anni ha collaborato con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Messaggero Veneto, Laterza, Cinemazero, pordenonelegge.it, Far East Film Festival, Festival Internazionale del Film di Roma e Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
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Paolo Zardi (1970) ha esordito nel 2008, con un racconto nella raccolta Giovani cosmetici (Sartorio, a cura di Giulia Belloni). Ha pubblicato le raccolte di racconti Antropometria (2010, Neo), Il giorno che diventammo umani (2013, Neo), La gente non esiste (2019, Neo), i romanzi brevi Il signor Bovary (2014, Intermezzi), Il principe piccolo (Feltrinelli Zoom, 2015) e La nuova bellezza (2016, Feltrinelli Zoom), e i romanzi La felicità esiste (2012, Alet), XXI secolo (2015, Neo), finalista al Premio Strega 2015, La Passione secondo Matteo (2017, Neo) e Tutto male finché dura (2018, Feltrinelli). Ha curato l’antologia L’amore ai tempi dell’Apocalisse (2015, Galaad) e scritto il soggetto per il primo numero della graphic novel Innuendo (2018, Miraggi). Gestisce il blog letterario Grafemi.
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