E adesso?
Alla fine Romeo si deve far conoscere bene. Soprattutto devi percepirne le motivazioni, perché agisce in un certo modo, che ideali o sentimenti lo muovono, in modo che, quando scriverà la sua storia, chi lo legge possa – ma fino ad un certo punto – prevedere come Romeo si comporta di fronte ai casi della vita. È più importante che di Romeo conosciamo il pensiero e gli scopi anziché il colore della barba, la forma della chierica e il numero di scarpe. Meglio, però, se sappiamo tutti e due.
Il personaggio è quindi tante cose. Per costruirlo bene, vai al supermercato dell’invenzione. Gira lungo le corsie piene di scaffali carichi di merce. Pesca più elementi possibili. Se non li userai subito, potranno servire per altre storie. Perdere le offerte speciali (un personaggio, un gesto, un vestito) è sempre un gran peccato.
Vuoi che ti guidi?
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Anche tu quindi: parti dalla tua vita, da ciò che sai. È quello il trampolino di lancio. Ma devi renderlo ben saldo, consolidato. Altrimenti rischi di romperti la testa. Sfrutta quello che c’è dentro e fuori di te, l’universo delle tue relazioni. Ogni persona è una città da espugnare. Taglia, cuci, fai ‘copia e incolla’, unisci i pezzi, componi il tuo collage. Picasso ti farà un baffo!